Lettera Repressione e Criminalizazione della Protesca Civile in Messico

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“Lettera contro la Repressione e Criminalizazione della Protesca Civile in Messico”

22 novembre 2014

Lic. Enrique Peña Nieto
Presidente della Repbblica

Lic. Miguel Ángel Osorio Chong
Segretario di Gobernazione

Lic. Jesús Murillo Karam
Procuratore Generale della Repubblica

Comunicato Speciale per la Libertà di Espressione
Commissione Interamericana dei Diritti Umani

Alla comunità Internazionale
All’opinione pubblica,

Vogliamo esprimere la nostra profonda inquietudine davanti alla logica di repressione che il governo di Messico dimostra sistematicamente in risposta contro la protesta sociale generata dal caso dei 43 studenti desaparecidos della scuola Normale di Ayotzinapa.
Le dichiarazioni del Presidente Enrique Peña Nieto il giorno 19 novembre a favore dell’uso delle forze dello Stato, e soprattutto l’abuso della polizia e corpi di sicurezza alla fine della manifestazione massiva e civile del 20 novembre passato, costituiscono un segno ominoso che minaccia lo sviluppo pacifico della protesta dei cittadini. La legittima indignazione e la mobilizzazione civile a causa della violenza e l’impunità nel Messico sono i risultati diretti della inefficienza del sistema di giustizia y del discredito delle forze di sicurezza. Evidentemente lo stesso sistema immerso nel discredito no può offrire una soluzione alla crisi politica che si vive nella nazione. Per tanto, la organizzazione globale #AyotzinapaSomosTodos e quelli che sottoscrivono facciamo le seguenti considerazioni e richiami


1. Allertiamo ai governi, opinione pubblica e organizzazioni internazionali sul rischio che rappresenta la criminalizzazione e la repressione della protesta civile in Messico. Oltre a violare i diritti d’espressione politica dei cittadini, l’uso della forza statale no è il modo di risolvere l’inquietudine politica che vive il paese, e soltanto approfondirà nella violazione dei Diritti Umani e lo scontro tra cittadini e governo.
2. Le allusioni a vedere nel movimento sociale e nella stampa un progetto per destabilizzare il paese sono grandissime e preoccupanti e degne di rifiuto.
3. Appoggiamo l’intervenzione dell’Organizzazione degli Stati americani (OSA) in torno al caso delle azioni extragiudiziali e delle sparizioni forzate in Messico. La Comunità internazionale deve esigere al governo messicano rispetto agli accordi che ha firmato in materia di diritti umani.
4. Esigiamo la liberazione immediata dei manifestanti arrestati di modo arbitrario il 20 novembre 2014 durante la manifestazione pacifica nello Zocalo della città di Messico. Esortiamo con urgenza a ritirare le imputazioni che il sistema giudiziale ha imposto su questi cittadini e il loro spostamento a prigioni lontane dove non hanno una protezione legale. Denunciamo le violazioni ai giusto processo giudiziale, anche per impedire l’ingresso degli avvocati scelti dagli accusati e la presentazione di prove a favore della loro incolpevolezza. La liberazione dei prigionieri politici è fondamentale per restaurare la credibilità delle istituzioni messicane.


Speriamo una risposta immediata delle autorità e dei destinatari per risolvere le nostre considerazioni e richiami.

Cordiali saluti,

Chi sottoscrive.

Segno sotto


Firmas registradas hasta el momento:

@CuartoscuroMex

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